La spinta a migliorarsi sempre, per raggiungere traguardi sempre più alti. La voglia e il costante impulso a non lasciare niente al caso, per continuare a crescere insieme, come solo una vera ‘famiglia’ sa fare. Questo è lo spirito che anima Virtus Scherma Bologna, sempre più protagonista dentro e fuori le pedane.
La storica società di scherma bolognese continua nel suo ampio processo di crescita, che negli ultimi dieci anni le ha permesso di tornare ad essere un punto di riferimento tra le scuole di scherma italiane. E lo fa lanciando un nuovo progetto che ha il nome altisonante di “Tokio 2020“, un’operazione che ha lo scopo principale di accompagnare gli atleti più promettenti del club verso il prossimo sogno olimpico, fornendo loro il massimo supporto tecnico e umano possibile.

Per alzare l’asticella delle ambizioni la dirigenza – capitanata dal presidente Giuseppe Sermasi e dal direttore operativo Marcello Scisciolo – ha investito le risorse necessarie per un forte rinnovamento del club, attraverso un restyling della propria sede di Via dello Sport e la stipula di importanti accordi di partnership con diverse aziende che hanno messo a disposizione degli atleti tutto il proprio know-how di conoscenza ed innovazione tecnologica.
Il risultato finale è la nascita di un’equipe di professionisti di alto livello che oggi affianca lo staff tecnico e gli atleti nella quotidianità degli allenamenti, per ottimizzarne il rendimento e seguirne passo-passo la crescita.
La ‘cura’ dell’agonista diventa quindi totale: nelle palestre Virtus l’atleta ha sia la possibilità di allenarsi con macchinari tecnologici all’avanguardia, sia di farsi seguire da specialisti in ambito di nutrizione, prevenzione infortuni e psicologia applicata allo sport.
Un modo professionistico di concepire lo sport moderno, che se nell’immediato ha lo scopo di preparare l’élite della sciabola Virtus al prossimo appuntamento a Cinque Cerchi, servirà anche da base di partenza per il quadriennio olimpico successivo che porterà a Parigi 2024.



Protagonisti di questa avventura sono principalmente chi a Tokio ambisce a medaglie ‘pesanti’, come Luigi Samele e la neo-virtussina Olga Kharlan, e chi spera in una chiamata (anche solo come riserva per la gara a squadre), come Francesco Bonsanto, Francesco D’Armiento e Matteo Neri.
Proprio quest’ultimo rappresenta quanto di meglio sia uscito dalla scuola virtussina negli ultimi anni, uno sciabolatore determinato, che ha saputo primeggiare come pochi nelle categorie giovanili, vincendo tutto quello che c’era da vincere a livello nazionale ed internazionale, e che ora a soli 20 anni spera nel miracolo di vestire la divisa della Nazionale maggiore già a Tokio.
“Io ci provo, sarebbe bellissimo – racconta Neri durante la presentazione ufficiale del progetto – La Virtus è la mia famiglia: ti fornisce dei valori, perché crea prima l’uomo e poi l’atleta, facendoti crescere senza pressioni. Essere seguiti da professionisti al top di livello è stimolante e io mi farò trovare pronto in questa difficile prima stagione tra i senior”.
Gigi Samele, invece, punta alla sua terza Olimpiade dopo l’ultimo successo ottenuto a Londra 2012, con la splendida medaglia di bronzo a squadre (affiancato da un altro virtussino come Aldo Montano). E’ lui l’atleta più rappresentativo della Virtus di oggi, colui che ha appena portato alla corte bianconera la fidanzata super campionessa Olga Kharlan, che da 4 anni veste la V Nera per centrare l’obiettivo primario a Tokyo, la medaglia d’oro.
“Non mi nascondo, punto al podio – dice senza mezzi termini il campione foggiano – poi sul ‘colore’ vedremo. Mi sono trasferito a Bologna proprio per questo. La società ci ha messo a disposizione tutti gli strumenti necessari per fare il meglio, curando ogni particolare nei minimi dettagli, ora tocca a noi atleti metterci in gioco”.

Grande artefice del rilancio della Virtus negli ultimi anni è l’intero staff tecnico bianconero, guidato magistralmente da Andrea Terenzio – elemento imprescindibile del progetto olimpico – uno degli allenatori più preparati ed apprezzati del panorama nazionale, che con passione e professionalità guida da anni il gruppo degli agonisti Virtus, valorizzando giovani talenti e, grazie alla sua sola presenza, rendendo sempre più appetibile la scuola bianconera in Italia.
“Con questo progetto puntiamo a Tokio con ambizioni altissime – dice Terenzio – Il lavoro di unione dell’intero staff è fondamentale, perchè nel lavoro quotidiano servono competenza professionale ma anche importanti capacità umane. Grazie al sostegno di tutti cercheremo di conquistare a Tokio la medaglia più pregiata”.

Soddisfazione per questo nuovo capitolo della storia virtussina viene anche dalla dirigenza – capace di far quadruplicare il numero dei tesserati in pochi anni – che guarda già oltre a questo progetto olimpico, valutandone le potenzialità in ottica futura.
“Ci piacerebbe che queste nuove aree-performance in palestra siano dedicate non solo agli atleti di Virtus Scherma Bologna ma che siano anche a supporto di tutti i giovani sportivi o amatori che vogliano ottimizzare il proprio rendimento sportivo – afferma il vice presidente operativo e direttore sportivo del club, Marcello Scisciolo – Quando lo sport incontra la passione della città, non esiste specificità, ma al contrario la possibilità per i praticanti di diversi sport di costruire insieme un percorso socio-culturale e influenzarsi a vicenda, con l’obiettivo di affinare le proprie doti e incrementare il proprio livello in qualsiasi disciplina”.

Qui di seguito i Partners performance che collaborano con lo staff tecnico di Virtus Scherma Bologna nel progetto “Tokyo 2020”
- ASD Sport Rieducazione e Consulenza, di Simone Ripamonti
- AREA VALUTAZIONE E ALLENAMENTO DTS: Desmotec
- AREA PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE: La Villa LAB (Villa Pilates), di Matteo Margiotta
- AREA EMOZIONALE: Centro Spazio Il Respiro, di Abele Contu e Roberta Battistini
- AREA VISIONE: Damiano Pellegrini
- AREA NUTRIZIONE: Strategic Nutrition, di Lorenzo Bergami
- AREA MENTALE: The Wave Coaching, di Simone Sistici e Lucia Francolini
- AREA FISIOTERAPIA E PREPARAZIONE: Filippo Polgrossi
- AREA RICOVERY E RILASCIO MIOFASCIALE: Metodo “Auramat”